Questa piccola sfera, 6.5 cm per 9cm, rappresenta un motto giapponese solitamente illustrato con tre scimmie, la prima si copre gli occhi, la seconda si copre le orecchie e la terza la bocca. I loro nomi originari dovrebbero essere Mizaru, Kikazaru e Iwazaru che tradotti dall'idiona giapponese dovrebbero significare rispettivamente "non vedere il male", "non sentire il male" e "non parlare del male". Purtroppo manca "Shizaru" che ammonisce a "non compiere il male". In Italia spesso la scena è interpretata come un insegnamento omertoso: "non vedere", "non sentire" e "non parlare", mentre il significato originale è molto più profondo e corretto, una specie di insegnamento psicologico: non bisogna vedere il male per evitare di interiorizzarlo dato che alla fine farà stare male, inoltre non bisogna ascoltare il male per evitare di esserne lusingati e infine non parlare del male in modo da non nutrirlo ed evitare di lasciarlo diffondere. Un insegnamento all'armonia e pace interiore. Infine, la quarta scimma, non presente ha il significato di non fare il male cosa ovviamente non possibile se non si è mai parlato del male dato che non lo si è mai visto e sentito. Saggi questi giapponesi, ma torniamo alla sfera, molto piccola, appartente alla stessa serie di quella dei gatti e delle lumachine viste negli articoli precedenti e, quindi, con gli stessi pregi e difetti: scimmiette e base ben lavorate con banane a rilievo e neve che, purtroppo, cade troppo rapidamente.
Comunque, in questo caso, la cosa importante non è la sfera in se, ma il significato che essa riporta dall'insegnamento nipponico originario:
non si ascolti il male, non si veda il male, non si parli del male al fine di non compiere il male in modo da bloccarlo per sempre e vivere in armonia con sé stessi e con il mondo intero.