Oggi vi parlerò di un film cult del 1941, diretto da Orson Welles a soli 25 anni, e considerato uno dei migliori film della storia del cinema sia per le inquadrature innovative per l'epoca sia per i temi trattati.
Il film racconta la vita di un magnate della stampa, Charles Foster Kane, incapace di amare, che fa il vuoto attorno a sé e rimane solo all'interno della sua gigantesca residenza, su una montagna fatta costruire in un delirio di onnipotenza, dove morirà abbandonato da tutti. Nel film vengono mostrati i frammenti della vita del magnate come in un rompicapo che lo spettatore dovrà
ricomporre. Si tratta di uno sforzo vano, poiché l'intima essenza del protagonista non verrà svelata, se non a chi fu testimone dell'unico fatto che determinò il trauma di Kane: l'allontanamento dai genitori, fortemente voluto dalla madre allo scopo di affidarlo alla tutela di un uomo d'affari, incaricato di amministrare la sua smisurata eredità. Il giovanissimo erede di una colossale fortuna viene così strappato al suo mondo d'infanzia e da grande concepirà l'amore come solo possesso e questo lo condurrà inesorabilmente alla disperazione e
all'isolamento di cui, putroppo per lui, si renderà conto solo nell'ultimo istante della sua vita quando ormai sarà inutile aver capito di aver perso tutto nel momento in cui aveva perso "rosebund".
La morale del film è nel protagonista, o meglio nell'uomo più in generale, che ricerca i beni materiali e/o il potere per tentare di sanare le sue profonde ferite narcisistiche e riempire illusoriamente il vuoto e la solitudine esistenziale ovviamente senza potervi riuscire. L'enigma di Rosebund, tradotto erroneamente con Rosabella nella
versione italiana, è il filo conduttore di tutto il film. La sfera contiene la casa infantile di Kane, mentre Rosebund è lo slittino con cui giocava da piccolo nel giardino di quella casa. Il titolo del film è stato tradotto in italiano come "Quarto Potere" per sottolineare la potenza della stampa, ma in realtà il tema conduttore è solo "il cittadino Kane".
In definitiva è un film da non perdere, possibilmente da vedere in lingua originale.
Su youtube è possibile vedere la scena iniziale del film in lingua inglese in cui si nota la similitudine tra la vita che scivola via con la morte e il rotolare di una bolla con la neve che si infrange sul pavimento. L'ultima parola, "Rosebund", pronunciata dall'uomo prima di morire dà inizio al mistero che nessuno dei protagonisti del film riuscirà a svelare. Solo lo spettatore potrà risolvere il mistero
del film e capirne la morale: non si deve barattare la ricchezza di una vita vissuta in armonia con se stessi e con i propri affetti con una ricchezza materiale sterile e fine a se stessa.
Nonostante il tema molto profondo e, in effetti, drammatico trattato da Welles, in una puntata dei Griffin, cartone animato dal taglio comico, c'è una citazione del film che potete visionare qui di seguito.